"dove nasce"
E’ una magia, un segreto subito svelato alla gente che ci ascolta, che percepisce le nostre emozioni e le apprezza. E a sua volta ci ama! Una magia che dura da 30 anni e ci permette di cantare anche in una birreria, con rock metal di sottofondo e nessuno degli avventori che ci ascolta; di cantare di notte sotto un portico in una viuzza assolutamente deserta di un qualsiasi paesino che il caso ci regala, o nel faticoso andar per rifugi... Fu proprio nel bel mezzo di un sentiero di montagna, cantando durante una sosta, che nacque l’idea del Concerto Itinerante: nacque in sordina, senza clamore, senza che nessuno di noi pensasse di ripetere l’esperienza l’anno successivo (quest’anno, 2018, si terrà invece la XVI edizione!). Si tratta di un percorso con un dislivello di circa 800 mt, su su fino al Col Alt in Cansiglio, caratterizzato da varie tappe che si trasformano in piccoli concerti. Giunti alla meta finale, si consuma il pranzo al sacco condiviso con coristi e simpatizzanti, “parché in montagna, chi che no ghen porta no ghen magna!”
Un altro appuntamento fisso a cui teniamo molto sono i concerti nelle scuole primarie dove, miscelando canto e teatro, passiamo un’ora abbondante di pura gioia e allegria assieme a tanti piccoli studenti. Il loro ascolto e la loro vivace partecipazione sono così intensi che ogni volta ci sorprende l’interesse che i bambini dimostrano per i canti, le fiabe e i racconti della nostra tradizione. Per noi questa è una delle esperienze più appaganti, e a tutt’oggi non abbiamo ancora capito, dopo innumerevoli spettacoli chi, tra noi e loro, si diverta di più! Abbiamo volutamente tralasciato i concerti tradizionali in Italia e all’estero, le rassegne, i terzi tempi... per sottolineare alcuni aspetti che ci contraddistinguono, un po’ estranei alla normale routine di un coro.
Perché, tutto sommato, noi siamo un gruppo olistico, siamo un Coro “fuori dal coro”. E ci piace pensare che anche i nostri amici, le nostre famiglie, le persone che ci seguono siano anch’essi un po’ “fuori dal coro”. A dire il vero una preoccupazione seria ce l’abbiamo, e perdura ormai da diversi anni: in attesa di trasformarci in una vera e propria Comunità, constatato che all’interno del nostro gruppo è presente ogni tipo di professione, continua purtroppo a mancarci un idraulico.
Non importa che sia intonato, basta sia un idraulico!
E per i nostri 30 anni abbiamo deciso di dare una forma a queste emozioni e di farvi un regalo speciale.
Buon ascolto
- 1 - LA BARBIERA DEGLI ALPINI (Cauriol)
- 2 - SOTTO SIERIS (M. Maiero)
- 3 - I RADICI DA MONFUMO (A. Tieppo)
- 4 - COL ALT (testo: G. Salatin - musiche: G. Susana)
- 5 - CERENO TRE SSORELLE (L. Pigarelli)
- 6 - L'È BEN VÊR CHE MI SLONTANI (A. Pedrotti)
- 7 - DOVE (M. Maiero)
- 8 - LA MIA BELA LA MI ASPETA (A. B. Michelangeli)
- 9 - E LA DISS (G. Susana)
- 10 - SERAFIN (A. B. Michelangeli)
- 11 - COSSA MI IMPORTA A MI (T. Zardini)
- 12 - SENTI CARA NINETTA (Cauriol)
- 13 - FIOL DE LA GUERA (testo: G. Salatin - musiche: G. Susana)
- 14 - DAÛR SAN PIERI (M. Maiero)
- 15 - DOVE SEI STATO MIO BELL'ALPINO (A. Pedrotti)
- 16 - LUCIA MARIA (A. B. Michelangeli)
- 17 - LA CESETA DE TRANSAQUA (Cauriol)
- 18 - OHI ZATER (P. Bon)
- 19 - A PLANC CALE IL SORELI (G. Malatesta)
- 20 - PAVANA (B. De Marzi)
- 21 - MNOGAJA LJETA (Tema: D. S. Bortnjanskij - Trasc.: A. Simonetto)
Illustrazione di copertina: Gianfranco Salatin, tratta dal racconto “La leggenda del Code di Bosco - I Raminghi cantori” di Toni Ghirard
Foto interna “Bosco del Cansiglio”: Alberto Barbaresco
Un sentito ringraziamento va al Gruppo dell'Associazione Nazionale Alpini di Orsago, che gentilmente e pazientemente mette a disposizione le proprie strutture per le nostre prove.